Quasi un italiano su due soffre di reflusso gastroesofageo, cioè il ritorno di cibo e succhi gastrici dallo stomaco all’esofago provocando forti bruciori.
Tra questi due organi c’è il cardias, un anello muscolare che permette il passaggio del cibo verso il basso e, contraendosi subito dopo, ne evita la risalita (tranne in caso di vomito).
In coloro che soffrono di reflusso, questo muscolo non si contrae correttamente e quindi si accusa il ritorno di succhi gastrici verso l’alto.
Quali sono le cause? Le cattive abitudini alimentari (mangiare troppo o di fretta, consumare cibi grassi, caffè, alcolici, bevande gassate) ma anche l’abuso di farmaci (come gli antinfiammatori) o la presenza di Helicobacter pylori possono favorire l’insorgenza di tale patologia.
Il reflusso talvolta si manifesta anche con una sensazione di acido in bocca, oppure con tosse cronica o con raucedine.
Non bisogna trascurarlo perchè col tempo può cronicizzare e diventare particolarmente serio.
I farmaci che tendenzialmente vengono più utilizzati sono gli inibitori della pompa protonica i quali bloccano la secrezione dei succhi gastrici, oppure gli antiacidi che neutralizzano appunto l’acido nello stomaco; entrambe le tipologie medicinali però, oltre a non risolvere il problema, presentano effetti collaterali.
Meglio possono fare le erbe! Per prima cosa occorre resettare le vecchie abitudini alimentari, quindi rieducare la flora batterica con i fermenti lattici vivi e vitali AxiDophilus, mentre dopo i pasti principali, decotti a base di Zenzero, Liquerizia ed Angelica.
Un rimedio strong da prendere al momento del bisogno è Gastrokey, compresse contenenti Triphala e Scutellaria che ridanno benessere allo stomaco, ma se il sintomo interessa l’esofago e la bocca è indicato il Miele di Manuka capace di contrastare anche l’Helicobacter pylori.
Gli anziani possono intraprendere una cura dolce con la gemmoterapia: le gemme del Fico addolciscono le mucose e non interagiscono con i medicinali.